3 febbraio 2008

Pistacchio: dolce o salato?

Se la cioccolata svizzera è di destra,
la Nutella è ancora di sinitra.
G.Gaber, Destra-Sinistra


Ieri, dopo una serata di shopping sfrenato per le vie del centro, ho avuto modo di rimpinzarmi all'Arissa, in via Eleonora D'Arborea a Cagliari. All'inizio un pò dubbiosa sul locale scelto, ho avuto modo di ricredermi.
Forse perchè esternamente un pò anonimo o forse perchè, testardamente, non l'avevo scelto io. Forse perchè i jeans comprati una sola settimana prima mi stavano esageratamente grandi o forse perchè sono, orgogliosamente, reduce dall'eccezio(u)nale messicano del sabato precedente. Sta di fatto che il locale all'inizio non voleva saperne di piacermi. Abituata a locali esotici con pareti dai colori caldi, sono rimasta delusa dal celeste che domina l'Arissa. Neanche il gioco di luci che i lampadari creano sui muri, pur ricordandomi il mare nelle sue giornate migliori, è riuscito a convincermi. Proprio quando mi stavo dicendo che in fondo, dai, il celeste non è male, ho notato le sedie. Nere, impagliate e scomode. Starò diventando troppo perfettesigente? No, è che gli arredi anni '90, cameretta mia bella inclusa, non mi hanno mai fatto fare salti -ops, stavo scrivendo saldi invece che salti, un caso?- di gioia.
Poi sono arrivati i menù.
Che non capivo.
Tutte parole mai sentite, eccezion fatta per moussaka, basmati, orecchiette e poc'altro. Con un piccolo aiuto da parte del proprietario, ordiniamo: le Tagliatelle Le Mokò, con frutti di mare, verdure e salsa di soia; le Orecchiette con salmone, zafferano e bottarga; una frittura mista; un'insalata di mais, pomodoro e non ricordo cos'altro; del manzo con salsa ai funghi; acqua e vino sfuso, un Monica degli Argiolas, se non erro.
Tutto -ho assaggiato il Monica ma non il manzo, non potevo farcela- di mio gradimento. I primi poi a dir poco deliziosi.
Vi sembrerà strano -o forse no, disgraziati- ma abbiamo provato anche i dolci: crepes alla nutella, tiramisù e una crema all'amaretto hanno avuto la meglio tra una vastissima scelta di dessert più tradizionali che esotici.
Dopo essermi abbuffata come Dio comanda -cipicchia, devo ancora leggerlo-, mi son ricreduta: il celeste e le sedie non saranno il massimo ma i piatti... Gnam!!!

Ps: Se i piatti che ho citato non vi fanno venire l'acquolina in bocca, non disperate! Il menu -tra antipasti, primi, secondi, dessert e tanti vini- saprà soddisfare anche i più esigenti ad un prezzo assolutamente equilibrato. Provate e fatemi sapere!




1 commento:

Anonimo ha detto...

Segnalo anche un ingrediente nato da un lapsus: la salsa alla noia.
Per delle tagliatelle gustose ma tristi.